La Festa della Cipolla di Vatolla non è l'ennesima "sagra". Essa è, piuttosto, un progetto pilota che mira proprio ad elevare le "sagre" ovvero le feste contadine ad un livello più congeniale al territorio del Cilento. Il tentativo è quello di legarle agli elementi del patrimonio della biodiversità per incrementare il valore del prodotto/territorio e proporlo in un circuito turistico relazionale che può diventare un attrattore. I punti di forza saranno: degustazioni molto curate e di elevata qualità, centrali ma non preminenti rispetto al programma che sarà, invece, ricco di appuntamenti culturali, seminari, recitazione, musica, arti visive, laboratori e sorprese varie.
La Cultura e l'identità sono un patrimonio che nel Cilento hanno assunto caratteri tanto marcati da farlo riconoscere come Comunità Emblematica della Dieta Mediterranea.


Il GAL Cilento Regeneratio promuove l'iniziativa in virtù di una ottimizzazione sinergica nell'uso delle risorse e dei fondi di finanziamento concessi nel territorio di riferimento.
La cipolla di vatolla è stata, infatti, protagonista del progetto "VALCIVA" (Valorizzazione Cipolla di Vatolla) Misura 124 " Miglioramento dell’offerta produttiva nel settore enoagroalimentare e cooperazione finalizzata all’innovazione nella produzione di energia da fonti rinnovabili" che vede beneficiari l' Università degli studi di Salerno e il C.R.A. Pontecagnano Azienda agricola con l'obiettivo di:
- aumentare la competitività del prodotto attraverso l’introduzione di nuove tecnologie e innovazioni di prodotto e di processo;
- aumentare la dinamicità delle filiere produttive caratterizzate da una bassa innovazione;
- promuovere la creazione di reti o circuiti brevi per la commercializzazione;
- favorire il riutilizzo dei residui delle produzioni agroindustriali per la produzione di bio-plastiche ed imballaggi;
- migliorare la corrispondenza dei prodotti e dei processi agli standard qualitativi richiesti dal mercato finale;
- sviluppare e promuovere le filiere di prodotti tradizionali locali.
